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FARE LA RACCOLTA DIFFERENZIATA NON È ESSERE GREEN

“Io sono green. Faccio la raccolta differenziata”. È il pensiero comune di molti italiani. Purtroppo, limitarsi a dividere plastica, carta, vetro e metalli da altri materiali non riciclabili non è sufficiente per aiutare l’ambiente.

Le scelte green si fanno ponendo attenzione a quello che si compra. Facendo nostro il motto di una vecchia pubblicità che recitava “Prevenire è meglio che curare”, possiamo soffermarsi un attimo di più prima di acquistare qualcosa chiedendosi che posto occuperà nel pianeta una volta che non ci servirà più. Tutto quello che entra nelle nostre case è un rifiuto. Quindi? Smettiamo di fare shopping? No, facciamolo in maniera più oculata. Quando poi dobbiamo gettare confezioni o cose che non usiamo più facciamolo nel modo corretto.

La raccolta differenziata ha iniziato a essere obbligatoria nei comuni italiani dal 2009. A distanza di dieci anni, però, non siamo ancora virtuosi. Vuoi per pigrizia, vuoi perché i materiali sono vari, non sempre la facciamo correttamente. Si stima che solo l’85% dei riciclabili viene effettivamente ri-lavorato. Spesso nelle aziende di raccolta e smistamento dei rifiuti non ci sono abbastanza risorse per separare quello che arriva dalle nostre abitazioni. Se un oggetto riciclabile non è stato conferito nei bidoni nel modo giusto, viene automaticamente scartato e mandato in discarica. Un esempio? La bottiglia di plastica. Se non si staccano il tappo, il cerchietto del collo e l’etichetta dal resto, o è molto sporca, magari perché l’abbiamo riempita con liquidi diversi dall’acqua, non è detto che finisca nella filiera del riciclo. Un altro esempio è il vasetto dello yogurt. Sebbene alluminio e plastica in molti comuni vanno nello stesso contenitore, se non si stacca la
pellicola dal bicchiere potrebbe essere scartato e mandato nell’indifferenziato e anche qui sarebbe meglio sciacquarlo prima di gettarlo.

Un’altra domanda che il cittadino medio si fa spesso quando deve eliminare qualcosa è: “E questo dove va messo?” Non è sempre facile, infatti, capire un dato materiale come va smaltito. Ci sono App che possono aiutarci in questo a seconda del comune di appartenenza. In ogni caso la regola resta sempre la stessa: agire a monte. Compriamo quindi confezioni fatte da materiabili riciclabili al 100%, preferiamo oggetti a
basso impatto ambientale e la cui composizione sia ben chiara, consultiamo poi le disposizioni del comune dove ci troviamo, facilmente reperibili online.

“Fare la raccolta differenziata” non è quindi sinonimo di “essere green”. “L’essere green” passa anche dalle
scelte che si fanno prima che un oggetto diventi rifiuto.

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