Se avete più di 25 anni e siete abituati a usare un computer, vi sarete accorti come nel corso degli anni si siano modificati i modelli. Fino agli anni 90 se dovevate salvare dati importanti dovevate farlo attraverso un floppy disk. Da questo dischetto quadrato che poteva contenere quasi 2 Megabyte, siamo passati al CD dove ce ne stavano fino a 800. I PC di ultima generazione hanno visto la scomparsa del lettore CD per dare spazio a chiavette USB più capienti, anche queste in via di estinzione grazie ai sistemi di
archiviazione su web.
Quando si parla di CD non si può fare a meno di pensare come anche il mondo dell’intrattenimento sia cambiato. Dalle musicassette siamo passati ai CD e poi all’ascolto di musica da piattaforme online e app. È cambiato anche il modo di guardare la TV. Sono sparite le videocassette per lasciare posto ai DVD e Blu-ray la cui vendita è adesso in calo grazie all’avvento di canali digitali, streaming e app apposite. Per non parlare dei cavi, con wi-fi e bluetooth sono decisamente diminuiti.
Ogni passaggio al modello successivo implica l’abbandono dei dispositivi precedenti e quindi il loro smaltimento. Una produzione nuova di rifiuti non riciclabili, che per fortuna non è così immediata e che dura parecchi anni. C’è della spazzatura che dura meno dei supporti informatici e produciamo tutti i giorni, se pur riciclabile. La bottiglia di plastica. Ne consumiamo tante, troppe. In questo caso le nuove tecnologie possono aiutare. Ci sono prodotti di nuova generazione che migliorano l’acqua di casa nostra ed evitano così l’acquisto di pesanti casse d’acqua. Un esempio? Zero di Profine affina l’acqua del rubinetto facendola diventare leggera, con poco residuo fisso, priva di virus, batteri e altre sostanze inquinanti. Il progresso che diventa un mezzo per la comodità di bere direttamente dal rubinetto e allo stesso tempo si prende cura dell’ambiente.