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Gli alieni invadono il Mar Mediterraneo

Oggi è la giornata internazionale del Mar Mediterraneo. Il Mare Nostrum degli Antichi Romani oggi, come tutti i mari del mondo, è in serio pericolo. Nel corso degli anni ha visto mutare i suoi abitanti. Sono tante, infatti, le nuove specie “aliene” che lo popolano. La causa? Ancora una volta il surriscaldamento terrestre.

Il Mar Mediterraneo è parte di noi. È, ed è sempre stato, il nostro vanto. Luogo di scambi commerciali, culturali e idee politiche tra i popoli di tre diversi continenti. Un mare “in mezzo (medi-) alle terre (-terraneo)” che si estende dallo Stretto di Gibilterra al Canale di Suez e quindi che collega le acque dell’Oceano Atlantico a quelle dell’Oceano Indiano, diventando prima Mar Rosso. Non sono solo i popoli a usufruire di questo passaggio ma anche le specie marine sia della flora che della fauna. Fino a una ventina di anni fa, gli abitanti delle acque che attraversavano migrando il Mare Nostrum proseguivano il loro cammino, o meglio nuotavano, verso un habitat simile al loro.

Sappiamo bene che il clima dell’intero Pianeta sta cambiando. La Terra sta diventando sempre più calda. I ghiacciai si sciolgono, le foreste s’incendiano e le acque si modificano nel loro ecosistema. Anche il Mar Mediterraneo si sta popolando di specie che prima non c’erano. Barracuda, Pesce Chirurgo, Pesce Palla Maculato, Granchio Blu, Meduse e Alghe Giapponesi sono solo alcuni dei nuovi arrivati. Ma come? Sia con le proprie forze che trasportati da detriti di plastica. Eh sì, perché non dimentichiamo che nel mare c’è pure lei. Una volta arrivate nel Mediterraneo, le specie aliene (non-autoctone) ci restano grazie alle acque rese più simili a quelle tropicali per via del surriscaldamento globale.

Tutto questo convalida ancora di più l’idea che, se non si metteranno in pratica nuove strategie ambientali, la temperatura terrestre continuerà ad aumentare e ne soffriremo tutti, non solo il Mar Mediterraneo. Un altro passo importante, dopo il bonus filtri italiano, è il divieto europeo di utilizzare la plastica usa e getta che è entrato in vigore il 3 luglio.

Basta bicchieri, piatti e posate monouso se non biodegradabili o lavabili. Un po’ alla volta, quindi, si sta cercando di cambiare le abitudini e la mentalità comuni per andare verso un mondo più pulito. Un obiettivo da raggiungere per mantenere la biodiversità e l’habitat
naturale di ognuno, anche il nostro.

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