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Salva la vita agli animali con la plastica in pancia

Da sempre l’uomo ha modificato le abitudini degli animali. Sia per scopi professionali sia per divertimento. Ultimamente i comportamenti umani stanno influenzando in modo pericoloso quelli animali. Forse non sapendolo. La causa? I rifiuti. Quello che viene abbandonato su strade, spiagge e parchi, ha un effetto sulla fauna. La soluzione? Prenderne coscienza e cambiare abitudini.

Il comportamento dell’uomo muta quello animale. Da tempo immemorabile l’uomo si è servito degli animali per il lavoro e la vita quotidiana. I nostri nonni aravano i campi grazie ai buoi. I cavalli trainavano carrozze per il trasporto. Nei cortili e nelle stalle non mancavano mucche, capre, polli e conigli per il sostentamento. Il cane veniva addestrato non solo come animale da compagnia ma anche per fare la guardia. Da questo mondo agricolo l’utilizzo degli animali si è sempre più sviluppato. Siamo passati quindi a sfruttali per le sperimentazioni scientifiche, per il divertimento (spettacoli circensi), per il cinema. Siamo andati addirittura oltre. Abbiamo iniziato a uccidere gli esseri animali non solo per cibarci o curarci ma per lo stile di vita o la moda. Vedi l’avorio delle zanne degli elefanti o le pellicce. Oltre a questo, il nostro comportamento ha influenzato anche quello animale. Ad esempio ci sono scimmie che fumano.

Fauna e rifiuti. C’è però un’abitudine tipicamente umana che incide sulla fauna del pianeta. L’inquinamento e i rifiuti. Tutto quello che viene abbandonato nell’ambiente ha effetti devastanti sugli animali. In una FOTO GALLERIA sul sito del National Geographic, le foto dimostrano come gli animali si comportano in presenza dei rifiuti. Granchi che si usano plastiche come casa. Uccelli che utilizzano pezzi di vetro o altro materiale per farsi il nido. Cavallucci marini che nuotano aggrappati a cotton fioc. E questo per fortuna non mette a repentaglio la loro vita. Ma c’è chi è meno fortunato. I pezzi di rifiuti molto spesso vengono ingeriti. E qualcuno, è il caso di dirlo ci rimette le penne. Lo stomaco di uccelli e altre specie non è in grado naturalmente di digerire la plastica. Per cui una volta introdotta nel corpo porta a morte certa. Una strage senza fine. Un’ulteriore mattanza fatta dalla mano dell’uomo.

La soluzione. A volte si proteggono gli animali da sperimentazioni o sfruttamento. Ma non pensiamo che quando stiamo utilizzando una bottiglia, delle stoviglie usa e getta, una shopper o altro di plastica, stiamo mettendo a rischio la vita di milioni di specie animali. Anche l’inquinamento per la produzione e il trasporto di questi oggetti mina l’ecosistema. Rilevante quello che è successo vicino a un’azienda di confetti al cioccolato colorati. Il miele prodotto dalle api della zona era “colorato” (blu, rosso, verde….) segno che gli scarti o i fumi che uscivano dalla fabbrica hanno influenzato il lavoro delle “operaie”. Per evitare tutto questo bisogna prendere coscienza e scegliere bene quando acquistiamo i prodotti. Optare per quelli che creano meno danni all’ambiente. Evitare di comprare cose che abbiamo già in casa. Prima tra tutte l’acqua da bere. In questo gli animali sono maestri. Loro bevono l’acqua libera della natura. Noi prendiamo quella imbottigliata nella plastica. Passare quindi a un sistema di trattamento acqua Profine® può essere il primo passo per salvare la vita a molte specie animali e anche a noi stessi.

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