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L’acqua in bottiglia è una bufala del marketing!

L’ultimo video postato  su YouTube dal seguitissimo broadcaster digitale Marco Montemagno, spiega come l’acqua in bottiglia abbia avuto un successo così enorme da diventare una cosa normale comprala. Una strategia di marketing ben studiata ha fatto diventare il consumo dell’acqua in bottiglia una cosa cool. Ora la vera tendenza è ritornare a bere quella del rubinetto per un mondo più pulito.

Negli anni ’70 la Perrier apre la strada del successo. Una delle prime aziende di acqua a far diventare quella imbottigliata trendy è stata la francese Perrier. Conosciuta per l’acqua dalle bolle giganti, negli anni ’70 voleva espandersi nel mercato americano, ma come fare? Ecco quindi una campagna marketing di grande successo. La strategia? Unire il concetto di health  (salute) a quello di trendy. Ha cominciato a sponsorizzare gli eventi sportivi americani con il messaggio che bere acqua al posto di bibite gassate e zuccherate non solo era più salutare ma faceva anche figo. Pensate che nel giro di 3 anni l’azienda è passata da un mercato annuo di 2,5 milioni di bottiglie a 70 milioni. A imitazione della Perrier sono poi arrivate numerosi marchi. La differenza? Probabilmente solo il packaging. Di tutto questo oggi ci rimangono oceani di plastica in Adriatico e Pacifico.

Acqua e benessere un abbinamento che funziona. Associare il termine acqua con fitness, sport e benessere è una strategia che funziona. Provate a pensare alle pubblicità dell’acqua in bottiglia. La maggior parte presentano persone che fanno sport o diventano più belle bevendo una determinata marca. Non è un caso che molte multinazionali dell’acqua siano sponsor ufficiali di eventi sportivi. Oltre a questo concetto ce n’è anche un altro. Scegliere questo o quell’altro marchio d’acqua può cambiare la tua vita, il tuo corpo e darti una certo rilievo sociale. Eppure l’unica cosa che fa veramente bene è semplicemente… BERE. Non importa la marca ma bisogna idratarsi. A questo scopo l’acqua del rubinetto va benissimo!

Sii figo, vai controcorrente. Negli ultimi anni, vuoi perché sempre più persone abbracciano filosofie green, vuoi perché è più economica, molti stanno scegliendo di ritornare al rubinetto. Una scelta a portata di mano che fa quindi bene a noi e all’ambiente. Basta bottiglie di plastica in giro per casa e da smaltire. Basta petrolio consumato. Basta trasporti per andare a prendere qualcosa che abbiamo già in casa. I nostri nonni facevano così, se non ce l’avevano direttamente in cucina, ogni casa era dotata di un pozzo dove attingere l’acqua. Finché non è arrivata qualche multinazionale che ha fatto credere che l’acqua in bottiglia fosse più sicura. Ora per fortuna stiamo tornado alle origini. E possiamo farlo grazie a tecnologie che la migliorano. Un esempio? Quelle proposte dall’azienda Profine®, leader nel settore del trattamento acqua.

Se negli anni ’70 era quindi diventato uno status sociale bere l’acqua del rubinetto, ora per essere fighi bisogna bere dal rubinetto! Una tendenza che fa piace anche all’ambiente 🙂

 

 

 

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