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Perché il Mediterraneo non sia un mare di plastica…

Se il Mediterraneo sarà o meno uno dei mari di plastica dipende solo da noi. Dal nostro litorale i primi segnali di cambiamento sono già arrivati! Il Chiosco Mediterranea nella spiaggia di Capocotta (Ostia) sede Legambiente del litorale romano, ha deciso di bandire le stoviglie usa e getta. Inoltre Greenpeace ha attivato un numero Whatsapp per segnalare la presenza di plastica nelle spiagge. Sbarazzarsi di questo inquinante si può anche pensando all’acqua da bere!

I numeri della plastica. In Europa si consumano più di 46 miliardi di bottiglie di plastica ogni anno di cui il 17% è solo il dato italiano. Se questo non fosse già abbastanza, usiamo 230 stoviglie usa e getta a testa ogni anno. Tanto che l’80% dei 18 miliardi di plastica monouso prodotta in Italia è solo per il mercato nazionale. A tutto questo dobbiamo aggiungere 16 miliardi di bicchieri per il caffè, 2.5 miliardi di imballaggi “take away” e 36 miliardi di cannucce. Tutti materiali che possono finire nelle nostre spiagge. Infatti da inizio anno i volontari di Legambiente hanno raccolto 328 mila pezzi ripulendo 500 spiagge. Se non fossero stati tolti dai litorali, sarebbero stati nell’ambiente più di 450 anni. Tanto ci mettono  a decomporsi.

Le iniziative dell’estate italiana. Oltre alla classica “Puliamo il Mondo” ci sono altre azioni che le associazioni per l’ambiente stanno attuando. A Ostia, per esempio il Chiosco Mediterranea ha lanciato la campagna Usa e Getta? No, grazie“. Basta plastica monouso. L’alternativa? La bioplastica e i materiali biodegradabili che hanno tempi di decomposizioni molto più brevi e non sono pericolosi per l’ambiente. Greenpeace invece ha ideato “Plastic Radar”. Una campagna che invita a segnalare la presenza di plastica sulle spiagge attraverso il numero Whatsapp +39 342 3711267.

Pensare a come si beve è un altro passo. Come abbiamo visto l’Italia ha il primato del consumo delle bottiglie di plastica. Soprattutto in spiaggia, sotto il sole se ne bevono parecchie. I più virtuosi le conferiscono negli appositi cestini, altri li lasciano sotto l’ombrellone o, ancora peggio, nel mare. Per evitare tutto questo basterebbe che ogni stabilimento balneare installasse una Casetta dell’Acqua Profine®. Un distributore automatico che dona acqua naturale, refrigerata e gassata. Perché l’effetto sull’ambiente sia più efficace meglio utilizzare bottiglie in vetro o borracce in Tritan BPA FREE, come quelle che la stessa azienda propone. Così non ci sarà più bisogno di acquistare bottigliette usa e getta e si avrà l’acqua fresca a disposizione durante tutta la giornata. Se il tuo stabilimento non ha ancora provveduto all’evoluzione green senza plastica, pensaci tu. Arriva in spiaggia dotato di una bottiglietta che ricarichi con l’acqua di rubinetto di casa tua. E se la tua acqua di casa non è buona, aggiustare il gusto è facile. Scopri qui le varie possibilità.

Tutte queste iniziative vedono un’Italia che sta prendendo sempre più coscienza che bisogna intervenire tempestivamente per non rovinare i nostri bellissimi litorali.

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