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La fine del mondo

Il riscaldamento globale non esiste o non m’interessa dato che non toccherà a me!

Negare i veri pericoli legati al cambiamento climatico non ci fa vedere la realtà.

La Terra in meno di cent’anni diventerà inabitabile. A dirlo l’articolo del New York Magazine che tanto ha fatto preoccupare.

LA FINE DEL MONDO Lo scenario é apocalittico: più della metà della popolazione morirà di caldo se la temperatura salirà di 11/12 gradi, New York sarà come il Bahrein oggi, siccità senza precedenti dove si concentra la produzione alimentare.

TUTTO QUELLO CHE NON SAPEVAMO fino a qua potevamo forse immaginarlo. Quello che non ci aspettavamo sono le epidemie climatiche, l’aria irrespirabile, gli oceani avvelenati fino alla crisi economica permanente.

Di fatto gli scienziati sospettano che nei ghiacciai della Siberia siano intrappolati i batteri del vaiolo e della peste bubbonica. Gli stessi climatologi poi hanno previsto che nel 2090 due miliardi di persone respireranno aria sotto gli standard di sicurezza Oms. Infine ogni grado di riscaldamento costa in media 1,2 per cento del pil.

CAMBIO VITA DALL’ACQUA Anche se non siamo capaci di immaginare le catastrofi climatiche, qualcosa possiamo fare. Passare all’acqua di casa é la prima buona abitudine. Il falso bisogno di acqua in bottiglia, chiamata anche acqua della salute, é il primo passo verso l’apocalisse. A sancire la fine della nostra specie saremo noi se non cambiamo stile di vita. Il business dell’acqua in bottiglia genera la produzione 100 milioni di tonnellate di plastica di cui solo il 25% viene riciclato. Passare alla propria acqua di casa significa bloccare parte di questa catena d’inquinamento.

COME FARE Compiere delle scelte, ogni giorno decidere cosa bere, come bere. Iniziamo a non accontentarci più! Dobbiamo indignarci quando la nostra fonte primaria, oggi il nostro rubinetto di casa, viene soppiantato da un’acqua confezionata e fonte di inquinamento. In quanti sanno che possiamo rendere la nostra acqua di casa tanto buona e frizzante quanto quella della nostra marca preferita?

Ma d’altronde ce ne freghiamo. La fine della nostra era geologica non tocca alla nostra generazione. Sarà per questo che l’Italia resta il primo consumatore d’acqua in bottiglia al mondo.

Eppure sono i piccoli gesti che farebbero cambiare tutto. Come quello di installare un semplice filtro Profine che migliora l’acqua di casa adesso!

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