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Tallio acqua potabile, che fare?

QUESTIONE DI FALDE – Che il sottosuolo della Toscana sia una modesta ma variegata riserva di elementi chimici è noto da secoli. Tipico territorio vulcanico ne presenta tutte le più tradizionali caratteristiche: acque solforate (Saturnia) e acque termali (Bagno Vignoni e Bagni S. Filippo), note fin dai tempi dei romani; acque ricchissime di oligoelementi (Chianciano, Montecatini), soffioni boraciferi (Larderello), cinabro (rarissimo minerale da cui si estrae il mercurio, Monte Amiata) e tufo, scientificamente chiamato deposito piroclastico (tutta la zona fra Siena e Grosseto).

NIENTE DI NUOVO – Non deve quindi stupire che talora, magari a fronte dell’impegno di qualche zelante operatore di Asl, salti fuori la presenza di sostanze che mai ci saremmo immaginati nelle acque di rete: l’esempio più eclatante è stato in tempi recenti l’arsenico nel viterbese, altra area geografica morfologicamente identica alla Toscana. Anticamente, con parte dell’Umbria, costituivano l’antica Etruria, i cui abitanti dimostrarono di avere una certa dimestichezza coi veleni………

TALLIO, IL POTENTE VELENO DEGLI ASSASSINI – Già, anche il tallio (simbolo chimico Tl e numero atomico 81, fra mercurio e piombo) è un potente veleno, ma a differenza dell’arsenico è difficile rilevarne le tracce; è stato da sempre utilizzato da assassini “colti e raffinati”, da serial killer e da servizi segreti; ma è chiaro che per l’uomo della strada, per il cittadino comune, per chi si beve tranquillamente l’acqua di casa, bè, non è proprio notissimo.

TALLIO NELL’ACQUA POTABILE, UN’ORIGINE ANTICA – La presenza di questo elemento nell’acqua di rete, rilevata in questi giorni a Pietrasanta, vicino a Viareggio, è quasi sicuramente dovuta ad una contaminazione “antica”, legata a tutte quelle attività estrattive che hanno caratterizzato la Toscana sin dall’inizio Ottocento; le acque di lavaggio delle miniere non sono mai state depurate prima dello smaltimento, in torrenti o laghi.

CHE FARE? LA SOLUZIONE A CASA – Viene spontaneo porsi una domanda, anch’essa di sapore storico: che fare?
Per fortuna scienza e tecnologia ci vengono incontro, e l’esperienza aziendale ancor più: una sana filtrazione tramite osmosi inversa scoraggerà tutti gli assassini in agguato!

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